Tra Assedi e Speranza: Cronache di Pavia dal 16 al 29 Novembre 1524

Tra Assedi e Speranza: Cronache di Pavia dal 16 al 29 Novembre 1524
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Ludovico Machinalis

Mentre novembre avanzava nel suo rigore, l’assedio di Pavia si fece ancor più aspro, con ogni giorno che portava nuove sfide e rivelava l’incrollabile tenacia dei difensori. Vi narro ora gli eventi principali di queste due settimane di grande sofferenza e straordinaria resistenza.

20 Novembre: La Breccia sul Ticino

Il Re di Francia, con astuzia degna di nota, tentò di deviare il corso del Ticino per indebolire le difese di Pavia. Grande fu la sua opera: tronchi, travi e teli incerati furono posti per cambiare il corso del fiume. Ma la natura, fedele alle sue leggi, non cedette ai desideri del sovrano. Il Ticino continuò imperterrito nel suo antico letto, e il piano del Re si dimostrò vano.

22 Novembre: Lo Sforzo delle Monete d’Argento

All’interno delle mura, la popolazione soffriva fame e freddo. I soldati tedeschi, che vigilavano instancabili, richiesero il pagamento delle loro paghe per affrontare le difficoltà crescenti. Antonio de Leyva, non disponendo di denaro sufficiente, mostrò la sua straordinaria inventiva: fece fondere i suoi vasi d’argento, coniando monete che portavano il suo nome. Questa generosità alimentò il morale delle truppe e mostrò il carattere nobile del loro comandante.

26 Novembre: La Speranza degli Imperiali

Una spia portò in città la notizia tanto attesa: l’esercito imperiale era in marcia verso Pavia per soccorrerla. Questo annuncio accese l’entusiasmo e la determinazione nei cuori di tutti. Campane e trombe risuonarono in segno di gioia, e i capitani, tra banchetti e parole di coraggio, rinsaldarono la volontà di resistere fino all’arrivo dei rinforzi.

28 Novembre: La Fame e il Freddo

Mentre i giorni passavano, la scarsità di cibo e legna si fece sentire con forza. Nelle beccherie iniziarono a comparire carni di asino e cavallo, e molte case furono abbattute per fornire legname per i fuochi. I francesi, forti del loro apparente dominio, provocarono incessantemente i difensori, ma l’ironia del destino volle che le nevi leggere e le piogge moderate di quel novembre portassero una sorta di tregua naturale.

29 Novembre: La Furia dei Tedeschi

L’insulto francese, che ridicolizzava i difensori per il loro cibo misero, accese la rabbia dei soldati tedeschi. Questi, pieni di sdegno, compirono una sortita improvvisa dai bastioni vicini alla chiesa di San Stefano. In un lampo, assalirono una compagnia francese, infliggendo loro gravi perdite e spogliandoli delle armi, che portarono come trofei dentro la città.

Conclusione: L’Indomabile Anima di Pavia

In queste due settimane, Pavia ha mostrato al mondo intero il volto della determinazione. Mentre i francesi si sforzano con ogni mezzo per piegarla, la città si aggrappa con forza alla speranza e alla fede nei rinforzi imperiali.

Che queste cronache servano a testimoniare la forza d’animo di coloro che lottano per la libertà e l’onore sotto le mura di questa gloriosa città.

Fonti e Note

  • ✨ Immagine creata con ChatGPT

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